Visione
La ricostruzione del Paese parte dal Mezzogiorno. È il Sud a dover diventare la locomotiva dell'Italia. Tale obiettivo deve essere considerato strategico e nazionale e non una mera rivendicazione di una sua parte territoriale
IL CONTESTO ECONOMICO
IL CONTESTO GEOPOLITICO
Per garantire la pace e contribuire a dare stabilità ad un mondo in crescente tensione, l’Europa deve saper essere un soggetto politico autorevole sul piano delle relazioni internazionali. Per essere forte, l’Europa ha bisogno di un’Italia solida. La tenuta finanziaria dell’Italia è il sentiero stretto lungo il quale passa quella della stessa Europa e dell’euro. Ma la tenuta finanziaria dell’Italia è a sua volta impensabile senza che il Mezzogiorno recuperi i divari in termini di prodotto interno lordo e di occupazione rispetto al resto del Paese.
IL RUOLO CRUCIALE DEL SUD
Sul piano territoriale il tasso di occupazione nazionale registra il 67,9% al Nord, il 63,7% al Centro e il 44,8% al Sud. I margini di ulteriore espansione della crescita al Nord sono pertanto limitati sul piano strutturale per ragioni di congestione e densità insediative, oltre che per carenza di forza lavoro, laddove il Mezzogiorno ne è ricco, ponendosi quindi come l’area a maggiore potenziale di crescita.
OCCUPAZIONE: OBIETTIVO 15 PUNTI IN 10 ANNI
Il tasso di occupazione della popolazione attiva nazionale non potrà crescere se non si eleva il corrispondente tasso di occupazione della popolazione attiva del Mezzogiorno ad almeno il 60%. Ciò significa che l’obiettivo minimo che bisogna porsi è di far crescere il tasso di occupazione della popolazione attiva al Sud di almeno 15 punti in dieci anni.
INTELLIGENZE E CENTRI DECISIONALI
Fondazione Mezzogiorno, ragioni e urgenza di una rinnovata coesione per il Sud e per l’Italia>
L’aggressione della Russia al popolo ucraino, la guerra che travolge la vita delle persone e che non è mai stata così vicina anche a noi, ci richiama drammaticamente non solo alla solidarietà e a ogni aiuto concreto agli oppressi, ma ci presenta il conto delle nostre responsabilità in patria, perché purtroppo il gigantesco sommovimento geopolitico ed economico nel mondo non potrà che acuire le nostre storiche mancanze, a cominciare da quella che riguarda da troppo tempo e da troppe inadempienze i nostri territori.
La questione meridionale nell’ultimo decennio è stata sostanzialmente rimossa. La Fondazione Mezzogiorno, soggetto senza scopo di lucro che si propone di agevolare lo sviluppo delle regioni del Sud come strumento principale per la crescita, la ripropone con forza tra le priorità del Paese, facendo appello innanzitutto all’unità e alla coesione della classe dirigente economica e politica del Sud: il Pnrr, cioè gli aiuti europei a seguito della pandemia, assegnano alle regioni meridionali il 40 per cento delle risorse complessive destinate all’Italia ma, al netto degli investimenti nell’Alta Velocità, esse dipendono soprattutto dalla capacità progettuale di amministrazioni pubbliche e delle imprese private, da mettere in campo in tempi brevissimi.
Proposte per il riordino e la semplificazione degli incentivi > per lo sviluppo industriale del Paese
Documento strategico di politica economica presentato al Ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti il 20 settembre 2021