Opportuna una revisione costituzionale del Titolo V
La Cassazione riconosce la legittimità del quesito referendario sull’abrogazione totale della legge per l’autonomia differenziata. Ora la parola definitiva torna alla Corte Costituzionale. Indipendentemente dagli esiti dell’iter relativo al referendum, la Fondazione Mezzogiorno mette in evidenza la necessità di tenere fermo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale lo scorso 14 novembre e già affermato con gli studi prodotti dalla stessa Fondazione : così com’è la legge sull’Autonomia Differenziata è inapplicabile.
La legge è considerata inapplicabile per diverse ragioni fondamentali indicate dalla sentenza e già presenti negli studi prodotti dalla stessa Fondazione con esperti giuristi ed economisti :
- Trasferimento di funzioni non definito e necessità di un’analisi di impatto : non possono essere trasferite materie ma solo funzioni per le quali è necessaria un’analisi di impatto e di convenienza e nella legge non vengono definiti criteri o metodologie ;
- Distinzione LEP/non-LEP priva di razionalità: è necessario identificare in tutte le materie se vi siano funzioni legate ai diritti civili e sociali, che devono essere predeterminate e ne devono essere quantificati i costi standard, superando la distinzione tra LEP e non-LEP.
- Materie di competenza statale: le materie con funzioni intrinsecamente unitarie, in conformità a quanto stabilito dalla Corte, sono di competenza dello Stato, vanno elencate in sede legislativa e vanno definite con chiarezza le circostanze eccezionali in presenza delle quali possano essere ammessi processi devolutivi.
- Revisione delle disposizioni finanziarie: è necessario definire il sistema di finanziamento, previsto come compartecipazione ai tributi erariali basandolo sul e affrontando la divergenza tra spese commisurate su costi e fabbisogni standard e gettito fiscale.
- Procedimenti legislativi da definire: Riconosciuto che il ruolo del Parlamento non può essere ridotto a mera funzione ratificatoria occorre un’adeguata definizione del procedimento di approvazione con legge delle eventuali intese con le Regioni.
LA NECESSITA’ DI UNA REVISIONE COSTITUZIONALE
Nell’attuale quadro non solo normativo, ma economico, politico e sociale, la Fondazione Mezzogiorno ritiene urgente ed essenziale una profonda revisione del Titolo V della Costituzione, che ponga rimedio ai guasti introdotti con la legge 3/2001, con l’obiettivo di razionalizzare il riparto delle competenze tra Stato e Regioni, rivedere il quadro della finanza locale e introdurre meccanismi più chiari per il processo legislativo di differenziazione. Inoltre, sottolinea la necessità di reintrodurre un’attenzione specifica al Mezzogiorno, come destinatario di interventi speciali, per correggere le disparità territoriali esistenti.
È essenziale non solo allo sviluppo del Meridione, ma dell’intero Paese un serio dibattito sulla necessità di integrare politiche regionali più sostenibili e coordinate, evitando derive plebiscitarie e garantendo un processo legislativo rispettoso delle autonomie locali e dell’unitarietà del sistema nazionale.